Per chi porta le lenti a contatto, colorate e non, uno dei principali problemi a cui si può andare incontro è l’affaticamento oculare, chiamato in gergo tecnico “astenopia”. Il fastidio procurato da questa condizione è di vario tipo, arrivando anche a rendere lo svolgimento delle attività quotidiane estremamente difficile.
Cerchiamo quindi di capire innanzitutto cosa causa maggiormente l’astenopia, come possiamo prevenirla e come prenderci cura degli occhi se ne stiamo soffrendo.
L’astenopia: una conseguenza evitabile
I nostri occhi sono un organo estremamente maltrattato: non solo ricevono grandi quantità di luce solare e sono sottoposti a stress visivo costante, ma vengono anche aggrediti da agenti esterni ed è estremamente semplice trovarsi con un’infiammazione oculare se non si seguono dei principi di igiene, specialmente se si utilizzano le lenti a contatto.
L’affaticamento oculare è un disturbo che va a colpire direttamente i muscoli del bulbo, un po’ come una sorta di stiratura per sforzo eccessivo. Una delle cause più classiche di astenopia è l’osservare troppo da vicino un oggetto. Alcuni anni fa, specialmente con i monitor e le tv CRT, a tubo catodico, questo problema si presentava piuttosto spesso per coloro che passavano molto tempo al computer. Con gli anni e il cambio di tecnologia abbiamo risolto in parte la frequenza con cui il disturbo insorgeva in chi doveva per necessità passare ore davanti allo schermo, ma ovviamente è del tutto possibile che si presenti di tanto in tanto.
I sintomi sono piuttosto comuni: visione offuscata, sensibilità alla luce (fotofobia), lacrimazione, secchezza oculare, bruciore e persino i sintomi che solitamente avvertono chi soffre di congiuntivite, quindi sensazione di corpo estraneo nell’occhio, mal di testa e molto altro.
La gravità di questo problema varia da persona a persona e cambia drasticamente a seconda delle cause. L’astigmatismo e la congiuntivite possono, infatti, portare ad astenopia, ma anche la miopia, la presbiopia, lo strabismo e la sindrome da occhio pigro sono tutte basi che portano poi alla comparsa di affaticamento oculare.
Ovviamente, nonostante oggi il problema sia ridotto, anche l’eccessivo sforzo sotto luci intense, oppure davanti schermi dalla luminosità molto alta, causano astenopia. Individuare la causa è indispensabile al fine di occuparsi, con i giusti rimedi, della cura.
Se, infatti, il problema dipende da una condizione cronica come la presbiopia, l’unico metodo che abbiamo a nostra disposizione è utilizzare delle lacrime artificiali per creare uno strato difensivo ulteriore negli occhi, ma è una soluzione poco efficace e “disperata”. Un altro consiglio è quello di, soprattutto se i nostri occhi si stancano facilmente, lavorare, studiare e svolgere qualsiasi attività in condizioni di luminosità ridotte. Di base, infatti, i monitor, gli schermi e persino le luci di uffici o abitazioni potrebbero essere eccessive, portando facilmente al problema.
Quando è necessario rivolgersi al medico per l’astenopia?
Se il problema aumenta di gravità, oppure se si comincia a presentare molto spesso, parliamone al medico al fine di diagnosticare condizioni ancora non palesate dal quadro clinico.
Una visita oculistica potrebbe rivelare la causa, che potrebbe portare all’adottare soluzioni come occhiali speciali e altri strumenti protettivi. Per chi utilizza le lenti a contatto di qualsiasi tipo, se il problema si presenta anche dopo i primi giorni di assestamento, è necessario rivolgersi al proprio specialista per valutare se è possibile trovare una soluzione alternativa.
Proteggiamo i nostri occhi e utilizziamo le lenti a contatto con coscienza!